Dopo i risultati degli studi ADAURA (adiuvante) e FLAURA (metastatico) che hanno delineato il ruolo di osimertinib nella patologia polmonare EGFR-mutata, rimaneva da definire l’iter dei pazienti in stadio III non resecato. Lo studio LAURA di fase 3, randomizzato, in doppio-cieco ha arruolato 261 pazienti sottoposti a trattamento chemioradioterapico per adenocarcinoma polmonare EGFR-mutato, stadio III, non resecabile a ricevere osimertinib 80 mg/die versus placebo fino a progressione. Endpoint primario: progression-free survival (PFS).
A 12 mesi i pazienti vivi e liberi da progressione erano il 74% (osimertinib) e il 22% (placebo) rispettivamente, dato che, associato alla PFS mediana, sottolinea un indubbio beneficio clinico in uno stadio di malattia frequente che all’interno dell’algoritmo non aveva ancora trovato spazio per trattamenti target. Il rischio di sviluppare polmoniti radio-indotte è stato, rispettivamente, del 48% nel gruppo sperimentale rispetto al 38% nel placebo.