L’algoritmo terapeutico dei pazienti con non-small cell lung cancer (NSCLC) e fusione di ROS1 prevede attualmente in prima linea l’utilizzo di crizotinib (inibitore delle tirosin-chinasi -TKI- ALK e ROS1) ed entrectinib (TKI di NTRK e ROS1). Repotrectinib è un TKI di nuova generazione attivo contro la fusione di ROS1. Lo studio registrativo di fase 1-2 TRIDENT-1 ha arruolato 520 pazienti con diagnosi di NSCLC avanzato e fusione di ROS1 a ricevere repotrectinib 160 mg/die per 14 giorni, seguito da 160 mg/bis in die (BID) per 14 giorni. I pazienti inclusi, suddivisi per coorte, potevano essere naïve o pretrattati per la malattia metastatica. Endpoint primario: objective response rate (ORR).
Sulla base dei dati appena presentati, l’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) ha già approvato repotrectinib in prima linea nei pazienti con NSCLC e fusione di ROS1 e il farmaco è prescrivibile secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) in seconda linea. Il profilo di safety (G3) è stato caratterizzato prevalentemente da anemia (4%) e incremento dei valori di creatinina (4%).