Nivolumab incrementa la sopravvivenza nel mesotelioma in seconda linea dopo platino
La combinazione di nivolumab e ipilimumab ha cambiato lo scenario di trattamento di prima linea anche in una patologia “proibitiva” come il mesotelioma. Lo studio inglese CONFIRM ha randomizzato 332 pazienti con mesotelioma pleurico (o peritoneale) in progressione a un regime platinum-based a ricevere nivolumab verso placebo. Endpoint co-primari: median overall survival (mOS)e median progression-free survival (mPFS).
I dati di vantaggio in mOS (+3.3 mesi di gain) e mPFS (quasi raddoppiata) sono significativi e rilevanti considerando il setting in cui nivolumab è testato (il 70% dei pazienti era in terza linea). Va anche considerato però che il braccio di controllo con placebo non è un comparator ottimale e che, essendo ormai prossima la disponibilità di nivolumab + ipilimumab in prima linea, l’immunoterapia nelle linee successive troverà scarso impiego in questa patologia.