CDX2 è un marcatore immunoistochimico altamente specifico per l’epitelio intestinale e comunemente testabile in tutte le anatomie patologiche. L’espressione di CDX2 è stata valutata retrospettivamente in diverse coorti di pazienti (2115 tumori analizzati) per valutare il suo impatto sulla 5-year DFS. CDX2 è risultato espresso nel 96% dei tumori analizzati (quindi è NEGATIVO nel 4%). L’analisi è stata compiuta su un discovery data set, su un validation data set e infine è stata correlata la sua espressione alla chemioterapia adiuvante negli stadi II e III.


La mancata espressione di CDX2 è correlata con una peggiore prognosi in tutte le coorti di pazienti. CDX2 si è rivelato un biomarker prognostico affidabile e riproducibile su larga scala, indipendente dallo stadio di malattia, dal grado di invasività del tumore primitivo, dal numero dei linfonodi asportati e dal grading. Inoltre, la mancata espressione di CDX2 sia in stadio II sia in stadio III identifica un gruppo di pazienti a prognosi infausta e che potrebbe quindi beneficiare maggiormente della chemioterapia adiuvante.
Interpretando le curve di OS si evince che i pazienti CDX2 negativi in stadio II possono avere prognosi peggiore di pazienti CDX2 positivi ma in stadio III, andando quindi a destabilizzare il valore prognostico di TNM-AJCC.