Nivolumab ha dimostrato di essere più efficace rispetto a docetaxel nei pazienti con NSCLC (non-small-cell lung cancer) in seconda linea. Nel trial CheckMate 026 sono stati randomizzati 541 pazienti, affetti da NSCLC metastatico con espressione di PD-L1, a ricevere nivolumab (3 mg/kg ev q14) verso chemioterapia standard a base di platino come prima linea di trattamento. Endpoint primario PFS tra i pazienti con espressione di PD-L1 ≥5% (N=423).

Nivolumab non si è dimostrato superiore alla chemioterapia standard per i pazienti con NSCLC metastatico con espressione di PD-L1 ≥5%. È importante notare che lo studio prevedeva il crossover a nivolumab per i pazienti che manifestassero progressione durante il trattamento chemioterapico. In accordo con studi precedenti, il profilo di tossicità è stato a favore di nivolumab (71 vs 92% di eventi di ogni grado, 18 vs 51% di eventi di grado ≥3).