Il carcinoma mammario metastatico triplo negativo è sempre stato un difficile banco di prova a causa della limitata disponibilità di farmaci attivi e per la severa prognosi determinata dalla biologia della malattia. Il trial IMpassion 130 ha randomizzato 902 pazienti con carcinoma mammario metastatico triplo negativo, naïve da precedenti terapie, a ricevere nab-paclitaxel + atezolizumab verso nab-paclitaxel + placebo. Endpoint primari: progression-free survival (PFS) e overall survival (OS).
L’analisi è stata stratificata a priori per livello di espressione di PD-L1 (<1 vs >1%).
Nonostante non sia stato riscontrato un vantaggio statisticamente significativo in OS nell’intention-to treat (ITT), il trend di vantaggio di 3,7 mesi è rinforzato dal vantaggio in PFS e ORR. Inoltre, nel gruppo PD-L1 positivo è stato identificato un delta significativo e rilevante in OS di 9,5 mesi (analisi prepianificata). La forza del farmaco risiede anche nel minimo impatto in termini di tossicità apportato dall’aggiunta di atezolizumab senza particolari differenze nelle tossicità G3-G4.