Apalutamide è un potente antiandrogeno già approvato per il trattamento dei pazienti con carcinoma della prostata resistente alla castrazione, non metastatico. Nei pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico ormono-sensibile (mHSPC), la terapia di scelta è la privazione androgenica (ADT). Recenti studi di fase III hanno dimostrato l’efficacia di docetaxel e abiraterone acetato in aggiunta ad ADT in questo setting. Il trial di fase III TITAN ha randomizzato 1052 pazienti con mHSPC a ricevere apalutamide (240 mg/die) verso placebo, in aggiunta ad ADT. Endpoint primario: radiographic progression-free survival e overall survival (OS).
Apalutamide ha dimostrato un’efficacia clinicamente significativa rispetto al placebo anche nelle analisi per sottogruppi, inclusi il precedente trattamento con docetaxel e il volume di malattia (high vs low-volume). Questo ha portato all’apertura del cieco e al crossover dei pazienti che assumevano placebo a ricevere apalutamide. La frequenza degli eventi avversi di grado ≥3 è stata del 42,2% nel braccio con apalutamide e del 40,8% nel braccio di controllo. Il profilo di tossicità non si è discostato da quello già noto di apalutamide e ADT.