La terapia target nel paziente BRAFV600E-mutato e l'immunoterapia hanno drasticamente modificato la prognosi dei pazienti affetti da melanoma metastatico. La combinazione di queste strategie è supportata da dati preclinici e traslazionali. Il trial di fase III IMspire150 ha randomizzato 514 pazienti con melanoma in stadio IIIC non resecabile o in stadio IV con mutazione di BRAFV600E a ricevere atezolizumab + vemurafenib + cobimetinib verso placebo + vemurafenib + cobimetinib. Endpoint primario: progression-free survival (PFS).
L’associazione di BRAF inibitori e MEK inibitori con atezolizumab ha dimostrato una PFS a 18 mesi del 43,6 rispetto al 31,6% della sola terapia target. Essendo il tasso di risposte (ORR) simili tra i due bracci, il vantaggio in PFS è principalmente dovuto al prolungamento della durata delle risposte (21 vs 12 mesi) dato dalla terapia immunologica. I dati in overall survival (OS) sono ancora immaturi. Questi dati sono simili a quelli riportati dallo studio di fase II KEYNOTE-022 (pembrolizumab + dabrafenib + trametinib vs placebo + dabrafenib + trametinib).