Il trattamento platinum-based in prima linea nel carcinoma uroteliale consente di ottenere risposte in circa il 50% dei pazienti ma l’overall survival (OS) è ancorata da molti anni a 12–14 mesi. Il trial di fase III JAVELIN Bladder 100 ha randomizzato 700 pazienti con carcinoma uroteliale metastatico o localmente avanzato, non in progressione dopo la prima linea (4–6 cicli platinum-based), a ricevere come mantenimento avelumab (10 mg/kg q14) verso placebo. Endpoint primario: overall survival (OS).

Il vantaggio apportato da avelumab di mantenimento è consistente sia nella popolazione intention to treat (ITT) sia nel gruppo con PD-L1 positivo. Da segnalare che, a fronte di un superiore utilizzo di terapie successive nel braccio di controllo (44% immunoterapia di seconda linea), il vantaggio in OS di avelumab non è stato intaccato, il che suggerisce un beneficio nell’inizio anticipato dell’immunoterapia. Non sono state evidenziate tossicità di grado 3–4 con frequenza >5%. Per quanto riguarda i gradi 1–2 vanno segnalati la fatigue (18%), il prurito (17%), l'artralgia (16%) e la diarrea (16%).