Gli anticorpi bispecifici (es., amivantamab) stanno entrando nell’algoritmo della malattia polmonare. Ivonescimab è un anticorpo monoclonale bispecifico con affinità di legame per PD-1 e VEGF. Il trial asiatico di fase 3 HARMONi-A ha randomizzato 1:1 322 pazienti con non-small cell lung cancer (NSCLC) avanzato e varianti di EGFR in progressione a inibitori delle tirosin-chinasi (TKI) a ricevere carboplatino (CBCDA) + pemetrexed ± ivonescimab per 4 cicli, seguiti da mantenimento con pemetrexed ± ivonescimab. Endpoint primario: progression-free survival (PFS).
Insieme ai dati dello studio MARIPOSA-2 (amivantamab + chemioterapia a progressione con TKI) il trial appena presentato dimostra un beneficio clinicamente significativo dall’aggiunta di anticorpi bispecifici alla chemioterapia a progressione da TKI per NSCLC EGFR-mutato. Rimane non trascurabile il profilo di tossicità, con effetti avversi immuno-relati (PD-1) ≥G3 del 6,2% nel braccio sperimentale vs 2,5% nel placebo ed effetti avversi VEGF-relati (ipertensione ed epistassi) pari al 3,1% nel braccio sperimentale vs 2,5% nel placebo.