Crizotinib ha già dimostrato superiorità rispetto a pemetrexed o docetaxel in seconda linea nei pazienti con NSCLC (non-small cell lung cancer) ALK traslocati pretrattati con platino. Questo studio open-label di fase III (PROFILE), ha confrontato in prima linea crizotinib (250 mg bid) alla combinazione di cisplatino (75 mg/m2 q21) e pemetrexed (500 mg/m2 q21) in 343 pazienti affetti da NSCLC metastatico o non resecabile, non squamosi, ALK traslocati. L’endpoint primario è PFS, gli endpoints secondari RR, OS.
L’utilizzo di crizotinib nei pazienti affetti da NSCLC ALK traslocati in prima linea si è dimostrato efficace e superiore alla chemioterapia standard. Tuttavia non vi è differenza statisticamente significativa per quanto riguarda l’OS a seguito dell’importante crossover: su 171 pazienti assegnati al braccio di controllo, 120 sono passati a crizotinib dopo la progressione.
Gli effetti collaterali più frequenti nel braccio sperimentale sono stati: disturbi nella visione, diarrea e nausea, mentre per la chemioterapia fatigue, nausea, neutropenia e stomatite.
Crizotinib è stato però associato a una migliore qualità di vita e a un miglioramento dei sintomi correlati alla malattia.