L’efficacia dell’immunoterapia nel NSCLC è stata dimostrata in diversi studi negli ultimi anni. Comunque, la ricerca di predictive biomarkers rimane cruciale per la selezione dei pazienti. Il tumor mutational burden high (TMB-H) (in questo studio definito come ≥10 mutazioni per megabase) ha dimostrato di poter essere un valido biomarker per predire l’efficacia dell’immunoterapia. In questo studio sono stati arruolati pazienti affetti da NSCLC IV stadio non precedentemente trattati e randomizzati a ricevere nivolumab + ipilimumab oppure chemioterapia. Questo articolo presenta i dati di progression-free survival (PFS) dei pazienti con TMB-H.

Il beneficio di nivolumab + ipilimumab a confronto con la chemioterapia nei pazienti con NSCLC TMB-H, rimane statisticamente significativo indipendentemente dall’espressione di PD-L1.
Eventi avversi di grado >3 sono stati riscontrati nel 31,2% dei pazienti trattati con immunoterapia e nel 36,1% di quelli trattati con chemioterapia.