L’utilizzo degli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti (CDK)4/6 ha rivoluzionato il trattamento del tumore della mammella ormono-sensibile metastatico. Lo studio MONALEESA-2 aveva arruolato 668 pazienti in fase post-menopausale con carcinoma mammario metastatico ER+/PgR+ e aveva già dimostrato nel 2018 il vantaggio in median progression-free survival (mPFS) in favore di ribociclib + letrozolo (da 16 a 25.3 mesi, HR: 0.56) rispetto al solo letrozolo. Di seguito i dati di median overall survival, mOS (endpoint secondario).
Il vantaggio in sopravvivenza dimostrato da ribociclib ha molteplici punti di forza:
- è difficile impattare sull’OS in una patologia con molteplici linee successive efficaci;
- oltre al vantaggio in mediana di circa 12 mesi è identificabile un vantaggio assoluto in sopravvivenza a lungo termine (6 anni) del 12% circa;
- il follow-up è molto lungo (80 mesi);
- il carico di tossicità è minimo (nessun nuovo segnale di safety).
Inoltre, va ricordato che circa il 35% delle pazienti nel braccio di controllo ha poi ricevuto inibitori delle CDK4/6 nelle successive linee, il che sottolinea l’importanza del vantaggio ottenuto in sopravvivenza.