Cruciale è il ruolo della pathway VEGF nel mesotelioma. Il trial MAPS ha randomizzato 448 pazienti affetti da mesotelioma pleurico non resecabile a ricevere, in prima linea, pemetrexed (500 mg/m2) + cisplatino (75 mg/m2) ± bevacizumab (15 mg/kg q21) fino a un massimo di 6 cicli. Nel braccio sperimentale è stato possibile utilizzare bevacizumab di mantenimento dopo i 6 cicli di chemioterapia. Endpoint primario OS.

L’aggiunta di bevacizumab migliora significativamente sia l’OS sia la PFS in una malattia scarsamente responsiva e solitamente orfana di valide alternative terapeutiche. La qualità di vita non è differente tra i due bracci di trattamento.
Il profilo di tossicità di bevacizumab si è confermato anche in questo trial con un aumento degli eventi avversi di grado 3 quali ipertensione (23 vs 0%), e tromboembolie (6 vs 1%). È molto preoccupante che non ci siano commenti su un abnorme percentuale di eventi cardiovascolari di grado 3 (29 vs 1%) nel braccio con bevacizumab.