Ribociclib è una molecola in grado di inibire l’attività delle cilcine CDK4 e CDK6 bloccando il ciclo cellulare neoplastico e revertendo la resistenza all’ormonoterapia.
Nel trial sono state randomizzate 668 pazienti, affette da carcinoma mammario metastatico o localmente avanzato non resecabile ER+, PGR+, HER2-, naive da trattamento, a ricevere ribociclib (600 mg/die per os, 3 wks ON e 1 wk OFF) e letrozolo (2,5 mg/die) verso placebo e letrozolo. Endpoint primario PFS.
I dati di PFS, anche se non ancora maturi, dimostrano un vantaggio sostanziale in favore dell’aggiunta di ribociclib a letrozolo. Il dato è confermato dall’aumento delle risposte obiettive con la combinazione. La validità biologica del farmaco è supportata anche dalla sua estrema somiglianza a palbociclib.
Il profilo di tossicità di ribociclib non è trascurabile soprattutto per quanto riguarda la neutropenia G3-4 (59 vs 1% con letrozolo) e neutropenia G3-4 (21 vs 1%). Il tasso di neutropenia febbrile è stato molto basso, e dunque clinicamente poco rilevante (1,5%).