Pertuzumab è un anticorpo monoclonale con attività complementare a trastuzumab. Il trial APHINITY ha randomizzato 4805 pazienti con carcinoma mammario HER2 positivo, N+ o N- ad alto rischio, a ricevere chemioterapia adiuvante seguita da un anno di trastuzumab ± pertuzumab (840 mg→420 mg q21). Endpoint primario invasive-disease-free survival a 3 anni.

L’aggiunta di pertuzumab ha dimostrato un piccolo incremento in DFS rispetto al solo trastuzumab sia nell’ITT population (0,9% di delta) sia nella popolazione N+ (1,8% di delta). Al di là dell’aspetto statistico, secondo cui il trial può essere considerato positivo anche grazie all’elevato numero di pazienti arruolate, risulta assai discutibile la rilevanza clinica di un vantaggio in DFS inferiore all’1%. Il vantaggio in DFS potrebbe aumentare dopo la raccolta di dati più maturi (4-yr DFS nelle N+ è del 3,2%) ma attualmente l’impatto clinico del pertuzumab in adiuvante rimane discutibile nonostante gli ottimi risultati sia in neoadiuvante (NeoSphere) sia in prima linea (CLEOPATRA).