Atezolizumab attraverso il blocco di PD-L1 ha già dimostrato efficacia nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in seconda linea di trattamento. Il trial IMpower-130 ha arruolato 723 pazienti con adenocarcinoma polmonare EGFR/ALK wild-type (wt), indipendentemente dal livello di espressione di PD-L1, e li ha randomizzati in prima linea a ricevere chemioterapia + placebo verso chemioterapia + atezolizumab per 4-6 cicli, seguiti da atezolizumab di mantenimento. Endpoints primari: progression-free survival (PFS) e overall survival (OS).
La popolazione arruolata era composta dal 50% di PD-L1 negativi, dal 30% di PD-L1 low-positive e dal 20% di PD-L1 strong-positive e atezolizumab ha dimostrato efficacia in tutti i sottogruppi senza differenze significative. Gli eventi avversi seri che hanno caratterizzato il braccio di combinazione con atezolizumab sono stati: infezioni polmonari (3 vs <1%), neutropenia (3 vs 1%) e diarrea (3 vs 1%).