Le mutazioni di RET sono presenti nel 70% dei tumori midollari della tiroide mentre le fusioni RET occorrono raramente in altri istotipi di neoplasie tiroidee. Nel trial di fase I-II LIBRETTO-001 (coorte tiroide), 55 pazienti pretrattati (vandetanib-cabozantinib) e 88 pazienti naïve con carcinoma midollare della tiroide RET-mutato o con fusione RET sono stati trattati con selpercatinib 320 mg/die. Endpoint primario: objective response rate (ORR).
Selpercatinib ha dimostrato un'elevata attività sia nei carcinomi midollari RET-mutati sia negli atri istotitpi con fusione di RET. Inoltre, la coorte di pazienti pretrattati ha ottenuto una ORR fra il 73 e il 79% che, effettuando un cross-trial comparison, è nettamente superiore a quella riportata in prima linea dai trial registrativi di vandetanib e cabozantinib, i quali hanno anche portato a un 35% di dose reduction per eventi avversi rispetto al 2% di selpercatinib. Le principali tossicità di grado 3–4 sono state l’ipertensione (21%), l'incremento di AST e ALT (9–11%), l'iponatriemia (8%) e la diarrea (6%).