L’abbondanza di prime linee (inibitori delle tirosin-chinasi -TKI- + inibitori del checkpoint immunitario -ICI- o ICI + ICI) nel carcinoma renale a cellule chiare (RCC) limita le scelte in linee più avanzate, dove spesso si scelgono farmaci poco efficaci e molto tossici. Lo studio di fase 3 open-label LITESPARK-005 rappresenta un’interessante novità nel panorama del RCC avanzato, andando a confrontare l’efficacia di everolimus con un altro TKI, belzutifan, in grado di agire sul pathway regolato dal gene VHL (uno dei promotori classici dello sviluppo del RCC). Lo studio ha randomizzato 374 pazienti con RCC in progressione a ICI e TKI: 43,3% in progressione ad almeno due linee precedenti, 42,8% ad almeno tre linee. Endpoints primari: progression-free survival (PFS) e overall survival (OS).
Lo studio dimostra l’efficacia e la tollerabilità di belzutifan, con un profilo di tossicità in linea con altri TKI (anemia). Tuttavia, bisogna sottolineare come il braccio di controllo (everolimus) non rappresenti la scelta più frequente in linee avanzate; pertanto, ulteriori studi sono necessari per ottimizzare l’algoritmo terapeutico del RCC dopo la prima linea.