La prima linea di chemioterapia nel paziente fit con carcinoma gastrico metastatico, HER2 negativo, prevede diversi regimi (DDP FU, ECF, ECX, DCF, EOX, FOLFOX) senza una chiara evidenza di superiorità di uno di questi regimi sugli altri eccetto il DCF che è però molto tossico.
Il trial multicentrico di fase III ha randomizzato (1:1) 416 pazienti con adenocarcinoma gastrico, della giunzione gastro-esofagea in stadio IV o localmente avanzato non resecabile, a ricevere FOLFIRI verso ECX (epirubicina 50 mg/m2 q21, cisplatino 60 mg/m2 q21 e capecitabina 1000 mg/m2 bid d 2à15 q21) come prima linea di chemioterapia. Endpoint primario TTF (time-to-treatment failure).
Da notare che in seconda linea è stato effettuato lo switch delle chemioterapie con il 48% dei pazienti che ha ricevuto FOLFIRI e il 39% ECX.
Oltre a un vantaggio significativo, ma marginale, in TTF (1,1 mesi di delta) e a dati di PFS, OS e ORR sovrapponibili, va posta l’attenzione su un profilo di tossicità nettamente favorevole a FOLFIRI. I tassi di eventi avversi di grado 3-4 sono minori con FOLFIRI (69 vs 84%) con particolare attenzione alla tossicità ematologica di grado 3-4 che risulta superiore con la tripletta ECX (64 vs 38%). Ne deriva che FOLFIRI può essere considerato come valida alternativa terapeutica anche in prima linea.