Lo studio FINITE, valutando in modo prospettico 1133 pazienti, si propone di validare una nuova scala (CISNE) per predire il rischio di complicanze della neutropenia febbrile clinicamente stabile al momento della diagnosi. Questo nuovo metodo è stato confrontato con quelli attualmente in uso (MASCC e TALCOTT) e ha il valore aggiunto di essere stato testato su soli pazienti oncologici.
L’utilità clinica di questa scala di rischio è aiutare il medico a non sovratrattare pazienti con neutropenia febbrile a basso rischio e, simmetricamente, non sottovalutare pazienti con elevato rischio di complicanze. Inoltre, il CISNE si è dimostrato più accurato per sensibilità e specificità rispetto alle altre scale ad oggi utilizzate.