Il doppio blocco androgenico con apalutamide e abiraterone incrementa la PFS nel carcinoma prostatico resistente alla castrazione
Il carcinoma della prostata nella fase di ormono-resistenza è in grado di produrre autonomamente il substrato androgenico o esserne completamente svincolato. Il razionale della combinazione di abiraterone (soppressore sintesi androgenica) e apalutamide (antagonista dei recettori androgenici) è supportato da studi di fase I. Il trial ACIS ha arruolato 982 pazienti con mCRPC naïve da chemioterapia e li ha randomizzati a ricevere apalutamide + abiraterone + prednisone verso abiraterone + prednisone (in associazione a terapia di deprivazione androgenica). Endpoint primario: median radiographic progression-free survival (rPFS).
Si tratta del primo studio nei pazienti ormono-resistenti che abbia dimostrato efficacia della combinazione di due terapie anti-androgeniche apportando un incremento di otto mesi in median PFS. La consistenza interna del trial è però indebolita dal mancato beneficio in tempo alla prima chemioterapia, in tempo alla progressione del prostate specific antigen (PSA), in tempo alla progressione sintomatica (dolore). Non è stato riscontrato vantaggio in overall survival (OS) che però è giustificato dal numero di linee life-prolonging effettuate dai pazienti una volta usciti dal trial. Non si sono identificati eventi avversi differenti dai profili già noti ma la combinazione di apalutamide e abiraterone è stata caratterizzata da un incremento di ipertensione G3-G4 (20 vs 12%).