Lo studio OpACIN aveva già dimostrato elevata attività di nivolumab e ipilimumab nel melanoma in stadio III clinico. Lo studio PRADO ha arruolato 99 pazienti con melanoma in stadio clinico IIIB-IIID e nel setting neoadiuvante li ha trattati con tre cicli di ipilimumab + nivolumab e successiva modulazione della strategia in base alla risposta patologica sul linfonodo sentinella:
- se major pathologic response (MPR) e <10% viable tumor cells, solo follow-up;
- se pathologic partial response (pPR) e 10–50% viable tumor cells, dissezione linfonodale;
- se pathologic nonresponse (pNR) e >50% viable tumor cells, dissezione linfonodale e adiuvante con immunoterapia o target se BRAF mutati.
Endpoints primari: pathologic response rate (pRR) a sei settimane, relapse-free survival (RFS) a due anni nelle pRR.
Lo studio PRADO ha dimostrato che, sulla base dell’elevato tasso di RFS a 2 anni (93%) è possibile depotenziare il trattamento chirurgico e adiuvante. È in corso lo studio di fase III NADINA che darà una risposta definitiva su un campione di pazienti più esteso.